Smisurare (e smascherare) i social network
Social network e chirugia estetica in autofinanziamento: quale migliore accoppiata? Qualunque!
Video, dibattiti e dispute sull’importanza del ruolo della donna, appelli per far sì che la figura femminile non sia associata sempre e solo ad un corpo (o tendenzialmente a due, tre parti del corpo al massimo), finti botta e risposta virali centrati sul problema dell’anoressia e poi?
Spunta su internet un incredibile (?) nuovo social network che riguarda la chirurgia estetica!
Ma non è solo un social network, no: è molto di più!
“Si tratta di uno spazio assolutamente libero e autonomo in cui coloro che desiderano ricorrere al bisturi per migliorare il proprio aspetto fisico possono ottenere informazioni o consigli direttamente da chi si è già sottoposto ad interventi di chirurgia plastica”. Questa sarebbe una parte del comunicato stampa con cui è stata lanciata la piattaforma.
Dietro la descrizione c’è, in realtà, un sistema multilevel mascherato.
Funziona così:
– finanzi il tuo intervento con rate mensili cominciando a pagare dopo 6 mesi;
– soddisfatta dei servizi (ne siamo certi), consigli ad amiche, conoscenti e a tutte le persone che sono interessate alla chirurgia estetica il C********** (eviterei di fare pubblicità);
– per ogni persona che grazie a te affronterà un intervento chirurgico ti verrà riconosciuto un recupero economico sino alla totale copertura del tuo investimento
Beh, ci mancava un social network, finto, per incentivare le operazioni chirurgiche e creare nuove catene di costruzione dell’idea di donna perfetta, o di donna imperfetta che deve convincere gli altri a diventare perfetti affinchè lei possa diventare perfetta, ma gratis: che fatica!
Quale altra distorsione di networking ci attende (rispondete tralasciando il settore “illegalità”. Sì, lo so, così è più difficile!)
Il sito al link questa volta non lo aggiungo!
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